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Sofferenze bancarie o crediti in sofferenza: definizione e significato

Definizione di sofferenze bancarie
Che cosa sono le sofferenze bancarie e come funzionano? Scopriamo insieme il significato del termine attraverso una definizione operativa. Per crediti in sofferenza s'intende generalmente quella parte dei debiti che privati, aziende ed istituzioni hanno nei confronti del sistema bancario e delle quali non vi è più la sicurezza di buon fine.

Perché è importante il dato delle sofferenze bancarie
All'interno delle analisi di tipo macroeconomico il dato delle sofferenze bancarie risulta importante visto che può rappresentare un chiaro indicatore dello stato di salute delle banche di un determinato Paese. Lo stesso dato può mettere in risalto il livello di rischio del sistema bancario di una nazione e di conseguenza il rischio Paese che lo Stato sta affrontando.

Mutui subprime, come funzionano? Definizione e significato

Definizione di mutui o prestiti subprime

Cosa sono e come funzionano i mutui subprime? Scopriamo insieme il significato del termine attraverso una definizione operativa. Per mutuo subprime s'intende generalmente un prestito bancario destinato ad un debitore di scarsa affidabilità, ad esempio per condizioni lavorative precarie oppure per problemi pregressi nel servizio di debiti precedenti. Ne deriva che tra le caratteristiche dei prestiti subprime possiamo riscontrare contemporaneamente:

  • elevato tasso di rischiosità per l'emittente del mutuo o prestito;
  • elevato tasso di interesse per il sottoscrittore del mutuo o prestito.

La stessa parola subprime sta a sottolineare queste due caratteristiche, visto che indica un tipo di prestito concesso ad una posizione inferiore al cosiddetto "primeloan", ovvero alla condizione ideale nella quale si può trovare ad essere catalogato un debitore.

Mutui subprime: mercato del credito e politica di aumento della liquidità

Abbiamo visto una definizione di mutui subprime, scopriamo ora per quale motivo si è sviluppata questa tipologia di mercato. Questa tipologia di prestiti si è sviluppata a partire dagli anni '90 dello scorso secolo negli Stati Uniti, con l'obiettivo di flessibilizzare l'accesso al credito di stampo ipotecario. La massiccia erogazione di prestiti subprime da parte degli istituti finanziari americani ha permesso la crescita del settore sottostante, cioè dell'edilizia e del mercato immobiliare. D'altra parte, il continuo aumento del peso di questi prestiti rispetto alla dimensione complessiva del comparto, ha creato i prodromi e i presupposti per lo scoppio della crisi economica avvenuta nel 2008.

Inflazione: definizione e significato

Definizione di inflazione
Che cos'è l'inflazione e come funziona? Scopriamo insieme il significato del termine attraverso una definizione operativa. Per inflazione s'intende generalmente un fenomeno per il quale avviene un costante aumento dei prezzi dei beni e servizi primari e del costo della vita, in modo maggiore rispetto all'aumento dei redditi fissi.

Come funziona l'inflazione
Durante le fasi di mercato inflattivo si verificano aumenti dei beni e dei servizi primari, mentre i redditi fissi (come pensioni e stipendi) non aumentano proporzionalmente. Queste tendenze producono una diminuzione del potere di acquisto rispetto al passato, a parità di moneta impiegata.

Mutuo a Tasso Fisso: Definizione e Significato

Definizione di Mutuo a Tasso Fisso
Che cos'è un Mutuo a Tasso Fisso e come funziona? Scopriamo insieme una definizione operativa. Per Mutuo a Tasso Fisso s'intende una tipologia di mutuo con la quale il mutuatario corrisponde alla banca sempre il medesimo tasso d'interesse per tutta la durata del mutuo.

Come funziona il mutuo a tasso fisso
Quando si stipula un mutuo a tasso fisso, ci si impegna a corrispondere per ogni rata la medesima quota di capitale e quota d'interessi. La convenienza del tasso fisso prende forma quando gl'interessi, nel corso dell'ammortamento del mutuo, salgono al di sopra dell'interesse fissato all'atto del mutuo.

Premarket o pre-market: definizione operativa

Pre-market: definizione e significato
Premarket: definizione operativa

Che cos'è il pre-market e come funziona? Scopriamo insieme una definizione operativa. Per premarket o pre-market s'intende il periodo dedicato agli scambi di strumenti finanziari che precede l'apertura ordinaria della borsa valori. In genere, l'attività di pre market è confinata dalle 8.30 del mattino sino alle 9.15 del mattino.

L'attività di pre-market è spesso utilizzata dai trader operativi per effettuare ordini d'acquisto o di vendita prima che avvengano le contrattazioni vere e proprie. In altri casi è possibile sfruttare il periodo di premarket per anticipare eventuali notizie repentine che avranno un immediato riscontro all'apertura delle contrattazioni.

L'operatività nell'ambito di questo frangente resta complessa e dedicata ai trader avanzati. L'esecuzione degli ordini avviene infatti durante un'asta e riuscire ad ottenere guadagni in questi frangenti richiede elevata esperienza.

Quali difficoltà incontrano i trader operativi rispetto alle transazioni effettuate nel premarket

Le difficoltà che si riscontrano in relazione al premarket trading sono frequentemente dovute a possibili problemi di liquidità del mercato, oppure alle grandi differenze di spread riscontrabili nei book tra domanda e offerta.

Gli orari del trading pre-market possono variare in base alla Borsa Valori e al fuso orario locale. Per la Borsa italiana è possibile consultare gli orari di contrattazione aggiornati al seguente link: Orari Borsa Italiana.

Strategie operative per operare nel pre-market e after-market

Operare nel pre-market o nell'after-market offre agli operatori la possibilità di negoziare al di fuori degli orari normali di negoziazione. Tuttavia, è importante comprendere le peculiarità di questi periodi e adottare adeguate strategie di trading. Ecco alcune strategie comuni per operare nel pre-market o nell'after-market:

Analisi approfondita. Prima di intraprendere qualsiasi operazione nel pre-market o nell'after-market, è fondamentale effettuare un'analisi approfondita sul titolo o sull'asset su cui si intende negoziare. Ciò può includere la valutazione delle notizie rilevanti, l'analisi dei dati finanziari e l'esame di eventi imminenti che potrebbero influenzare il prezzo.

Livelli di supporto e resistenza. Identificare i livelli di supporto e resistenza chiave può essere utile per determinare potenziali punti di ingresso o uscita nelle operazioni. Questi livelli possono fornire un'indicazione di dove il prezzo potrebbe trovare supporto o incontrare resistenza durante il pre-market o l'after-market.

Ordini limitati. Utilizzare ordini limitati per impostare i punti di ingresso e uscita desiderati. Gli ordini limitati consentono di specificare un prezzo specifico al quale si desidera acquistare o vendere, garantendo un controllo maggiore sull'esecuzione delle operazioni durante i periodi di negoziazione estesi.

Monitoraggio delle notizie. Essere al corrente delle notizie rilevanti durante il pre-market o l'after-market è fondamentale. I comunicati stampa, gli annunci aziendali o gli eventi geopolitici possono influenzare i mercati e creare opportunità di trading. Mantenere un occhio attento sulle notizie può aiutare a prendere decisioni informate.

Gestione del rischio. Come con qualsiasi operazione di trading, è importante gestire il rischio adeguatamente. Definire stop loss e take profit è essenziale per limitare le perdite e proteggere i profitti. Assicurarsi di impostare livelli di stop loss appropriati per proteggere il capitale investito.

Liquidità. Prestare attenzione alla liquidità durante il pre-market o l'after-market. I volumi di scambio potrebbero essere più bassi rispetto agli orari di negoziazione regolari, il che potrebbe comportare spread più ampi e una maggiore volatilità. Assicurarsi di valutare la liquidità di un titolo o di un mercato prima di effettuare operazioni significative.

È importante sottolineare che il pre-market e l'after-market possono comportare rischi aggiuntivi rispetto ai periodi di negoziazione regolari. È consigliabile avere una buona comprensione delle dinamiche di mercato e delle proprie strategie di trading prima di iniziare a operare in questi orari estesi.

Candele Giapponesi e Japonaise Candlestick: definizione operativa

Che cosa sono i grafici a candele giapponesi (o Japonaise Candlestick) e come funzionano? Vediamone insieme una definizione operativa. Le candele giapponesi sono delle modalità attraverso le quali è possibile prezzare un determinato strumento finanziario all'interno di un grafico operativo. Vengono utilizzate con l'analisi tecnica per favorire l'individuazione di pattern o schemi di prezzo.

Come funzionano le candele giapponesi o candlestick?
Una candela giapponese è formata da una barra verticale la cui base e altezza indicano il prezzo di apertura e di chiusura. Ogni barra (detta anche candela) può essere formata nella parte superiore o inferiore da una linea aggiuntiva, chiamata anche shadow o ombra. Tale linea indica il massimo di giornata (nella parte superiore) ed il minimo di giornata (nella parte inferiore).

Particolarità
Quando il minimo o il massimo di giornata coincidono con il prezzo di apertura o chiusura, la candela perde l'ombra (o la shadow).